Gli azionisti raggruppati in ASATI, l'ASsociazione degli Azionisti di Telecom Italia-Tim, hanno commentato in una nota le recenti novità in seno alla governance della società telefonica, che ieri hanno causato una flessione decisamente marcata al titolo del gruppo guidato da Luigi Gubitosi.
Ecco la nota dell'associazione: Il consiglio di amministrazione di TIM del 17 gennaio ha confermato il conflitto tra Vivendi e Elliott sulla Governance e ha previsto per il 2018 un calo dell’EDITDA sul mercato domestico nell’intorno del 5% e un incremento del debito, quindi gli obiettivi del piano presentato dal precedente AD (crescita media annua del 2-3%) sono irraggiungibili. Tutto questo ha causato il crollo del titolo TIM nella seduta del 18 gennaio 2019. Per superare queste gravi criticità è necessario definire un nuovo piano, sul quale il Top Management sta già lavorando, ma per rendere il piano realizzabile e credibile è necessario risolvere il conflitto tra Vivendi e Elliott sulla Governance TIM.
ASATI, in linea con quanto ha dichiarato recentemente, ritiene indispensabile che Cassa Depositi e Prestiti debba assumere al più presto un ruolo più incisivo e debba dare un importante contributo per trovare una soluzione sulla Governance, nell’interesse di TIM e del Paese." |